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Internet of Things? In Italia vale 900 milioni

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Smart metering, smart car, smart home and building. Nel 2013 venduti 6milioni di oggetti intelligenti. Il mercato è cresciuto del 20% rispetto al 2012

Tecnologie digitali applicate a elettrodomestici, automobili e altri oggetti di uso quotidiano: è l’Internet delle cose (abbreviata in IoT, dall’inglese Internet of Things). Non è una rivincita degli oggetti concreti sull’immaterialità delle nuove tecnologie: è piuttosto una convergenza, tra persone, processi, dati e cose che è in grado di trasformare le informazioni in azioni a valore aggiunto.

Insomma: un’opportunità per tutti, che non a caso è in forte espansione. Come dimostra il mercato italiano, dove, secondo uno studio dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, nel 2013 le vendite di oggetti “smart” sono cresciute del 20% rispetto al 2012, raggiungendo i 6 milioni di unità. In termini economici, il mercato ha toccato la cifra di 900 milioni di euro, con un aumento del 6% rispetto al 2012.

Il Politecnico distingue tre ambiti principali:

  • Smart metering. Consiste nelle tecnologie legate alla gestione e al controllo a distanza dei consumi di energia. È il settore più consolidato e anche quello in cui l’Italia può vantare una posizione di eccellenza, grazie a Enel, che per prima al mondo ha iniziato a sviluppare e poi a installare i contatori elettronici: installazione che oggi ha completato presso tutti i 32 milioni di propri clienti in Italia, e sta realizzando anche in Spagna e altri Paesi;
  • Smart Car. La mobilità intelligente è il settore che attualmente conosce la crescita più rapida: dall’integrazione di dispositivi mobili nelle automobili agli sviluppi più futuribili come il veicolo senza guidatore;
  • Smart home & Building. È l’ambito dalle applicazioni più vaste. Se l’uso di tecnologie digitali per automazione industriale è già da tempo una realtà, sono sempre più numerose le soluzioni innovative per gli elettrodomestici intelligenti e la domotica in generale. E l’andamento punta verso soluzioni sempre più calibrate sulle diverse esigenze dei consumatori.

Tutte queste applicazioni confluiranno nelle Smart Cities, le “città intelligenti”, efficienti e sostenibili. Si tratta di un settore dove pure l’Italia è all’avanguardia, ma che si trova ancora a livello di sperimentazione. È però proprio questo, nei pronostici dell’Osservatorio, il settore con le maggiori potenzialità.

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